Mario Ramos - sono io il più forte

Il successivo nucleo progettuale è costituito da un altro racconto di Ramos: "Sono io il più forte", per il quale è stato seguito lo stesso tipo di analisi del precedente racconto.

Durante lo svolgimento di questi due nuclei progettuali, si è inserito nella programmazione un elemento imprevisto. L'attività di lettura a casa, con la collaborazione dei genitori, era stata intesa come momento propedeutico alla lettura che poi i bambini avrebbero dovuto effettuare a scuola per i bambini più piccoli; ma, essendo la programmazione uno strumento flessibile, il piano di lavoro è stato integrato sulla base delle esigenze manifestate dagli alunni nel corso dello svolgimento del percorso. Il momento della lettura a casa è diventato, infatti, molto più di un momento propedeutico! I bambini hanno manifestato il desiderio di voler leggere nuovi libri, oltre a quelli che hanno costituito le tappe principali del percorso didattico. Il mio compito è stato quello di ascoltare e vedere le tracce dei bambini, utilizzando le informazioni di ritorno per progettare nuovi interventi. Così, all'interno della scuola dell'infanzia, durante lo svolgimento del percorso didattico, è nata una piccola biblioteca a tema: ho acquistato una serie di libri che hanno come protagonista il lupo e la biblioteca è stata resa fruibile dagli alunni con un sistema di prestito gestito da loro stessi: il bambino che prendeva in prestito un libro si impegnava a portarlo alla scuola primaria al termine della lettura e a consegnarlo ad un compagno che a sua volta lo teneva in prestito per alcuni giorni per poi consegnarlo ad un nuovo compagno.

Anche con i bambini più piccoli è stato progettato un nuovo intervento … quando ci siamo recati nell'aula lettura per svolgere le attività del progetto nel piccolo gruppo, abbiamo iniziato a ritagliarci un tempo per la lettura di nuovi libri. Lettura effettuata dall'insegnante e poi, sempre più spesso, dagli stessi bambini. È stato bellissimo ed emozionante vedere i piccoli bambini di quattro anni leggere nuovi libri …

Ho assecondato questa naturale propensione, facendo diventare questo momento una costante del nostro percorso, consapevole del fatto che le pratiche di narrazione e ascolto partecipato costituiscono una condizione e un contributo essenziale per promuovere la lettura. Ho capito quanto importante sia considerare la lettura come un'attività gratuita, autoremunerante, senza dover necessariamente chiedere sempre ai bambini qualcosa in cambio (rappresentazioni grafiche, verbalizzazioni) perché "leggere non conosce imperativi, come i verbi sognare ed amare."

Leggere altri libri in cui è presente il lupo ha permesso loro di ampliare le conoscenze e di individuare in quali libri il lupo viene presentato come un personaggio buono e in quali invece viene raffigurato come cattivo.

Al termine del percorso i bambini hanno discusso sui libri che, in maniera volontaria, avevano letto; durante la conversazione sono emersi i diversi punti di vista ed è emersa la loro capacità di confrontarsi per arrivare ad una "tesi condivisa".

I bambini della scuola dell'infanzia hanno sostenuto di non aver paura del lupo, "perché il lupo viene punito dagli aiutanti".

Anche i bambini della scuola primaria dicono di non aver paura del lupo perché anche quando viene rappresentato come cattivo viene sempre sconfitto; inoltre, per loro "il lupo non è sempre cattivo; è buono, simpatico e divertente nei racconti 'La scuola dei lupi cattivi', 'Il lupo che voleva essere una pecora', 'Lulù', 'Martina amica dei lupi'.