ICT e didattica delle scienze

Maria Guida

La pratica della collaborazione e della condivisione

La collaborazione a distanza

Tra gli aspetti più rilevanti della tecnologia vi è la possibilità, inesistente nel passato, di mettere i nostri studenti nella condizione di lavorare in stretta collaborazione con studenti a grandi distanza in Italia o all’estero. Questo può avvenire in gemellaggi spontanei e autogestiti o in forme più organizzate di collaborazione come ad esempio nei progetti eTwinning (http://www.etwinning.net/it/pub/index.htm), comunità delle scuole europee, nel framework dell’azione Comenius, del programma LLP.

Tutti gli strumenti del Web 2.0 vengono utilizzati in questo tipo di gemellaggio (un calendario condiviso, una mailbox, un blog, un repository di file) e a ciascun partenariato viene messo a disposizione uno spazio di condivisione, chiamato Twin Space, dove utilizzarli.

Anche la videoconferenza è molto utile per questo tipo di attività collaborativa. Le classi dotate di LIM hanno già a disposizione un grande schermo su cui utilizzare i tanti tool gratuiti di videoconferenza come Skype e anche la possibilità di lavorare in condivisione sulla lavagna stessa grazie a software proprietari come ad esempio Bridget per la SmartBoard o ai tanti software gratuiti come Scribblar (http://www.scribblar.com/rooms/index.cfm?r=demo) o Community Walk (http://www.communitywalk.com/).

Scribblar è una piattaforma di collaborazione a distanza, contiene una lavagna condivisa, la possibilità di usare chat e/o voce, un editor di equazioni, disegnare su griglia, è molto semplice come interfaccia ed ha anche integrato il motore wolfram alpha, il primo motore che si colloca nel web 3.0.

Lavorare ad un'attività scientifica in collaborazione con studenti di altri paesi europei offre un’occasione di confronto tra diverse culture e sistemi scolastici, un’opportunità di collaborazione e anche di amichevole sfida e fa nascere in loro l’idea che la scienza abbia un linguaggio universale.