ICT e didattica delle scienze

Maria Guida

La pratica sperimentale

Il laboratorio mobile

Alcune scuole fanno la scelta di utilizzare un’unica postazione (costituita da calcolatore, scheda di interfaccia, sensore, sistema di proiezione su grande schermo), altre scelgono di dotare gli studenti di calcolatrici grafiche che possono essere direttamente interfacciate ai sensori. Questa seconda opzione consente ai ragazzi di lavorare in piccoli gruppi e ciò determina un loro maggiore coinvolgimento e consente l’attività sperimentale in mobilità e le uscite sul campo.

Recentemente si sono diffusi anche strumenti usb, sistemi di interfacciamento semplici ed economici che aumentano la fattibilità delle lezioni sperimentali e consentono di indagare il processo di misura e i suoi limiti.

Gli strumenti portatili, come netbook con microscopio usb oppure sensore di temperatura e calcolatrice grafica, consentono di progettare uscite didattiche dedicate alla ricerca, all’osservazione di fenomeni naturali in situazione e alla raccolta dei dati, ottenendo anche un feedback immediato.

Portare la tecnologia all’esterno dell’aula scolastica offre un’occasione di sviluppare l’attitudine all’osservazione e all’atteggiamento scientifico ma soprattutto dispiega la sua potenzialità nel mescolarsi con la normale vita quotidiana facendo sì che lo studente impari ad imparare lungo l’arco della vita.