ICT e didattica delle scienze

Maria Guida

La pratica sperimentale

La simulazione immersiva in ambiente 3D

I mondi virtuali in special modo consentono di realizzare, in modo piuttosto semplice ed economico, simulazioni che siano non meramente ambientazioni didattiche ma esperienze nelle quali immergere gli studenti per realizzare un apprendimento attivo. Second Life è solo il più famoso dei tanti mondi virtuali tridimensionali esistenti, assieme al suo “clone” opensource chiamato Opensim.

In esso si può entrare grazie ad un avatar, un personaggio che l'utente sceglie per rappresentare se stesso e che ottiene gratuitamente una volta creato un account. Sin dalla sua nascita nel 2003 Second Life ha suscitato l’interesse degli educatori che hanno visto in esso la possibilità di esperienze immersive e coinvolgenti per i propri alunni e ne hanno fatto un terreno di ricerca didattica. A tutt’oggi molte esperienze e sperimentazioni sono state condotte da singoli docenti appassionati e da enti e associazioni.

Muoversi/identificarsi con un personaggio virtuale in uno spazio tridimensionale, anch'esso virtuale, è oggi esperienza piuttosto comune per chi abbia almeno una volta giocato un videogame tuttavia Second Life viene considerato un “mondo” e non un gioco poiché consente all'utente un'esperienza molto più ricca di quella che può avere un giocatore di videogames o di MMORG dando ai suoi “residenti” la possibilità di costruire letteralmente il mondo attorno a sé, creando oggetti e dando loro un comportamento, in uno spazio persistente che simula la fisica del mondo biologico. Personalmente trovo molto interessante l’uso delle simulazioni didattiche in cui è lo stesso docente che costruisce materiali e contenuti didattici nel mondo, non ambientazioni didattiche ma esperienze nelle quali immergere gli studenti per l’apprendimento.

Tra le più famose simulazioni a scopo educativo realizzate in Second Life ci sono quelle dell’ ente americano NOAA (National Oceanographic and Atmospheric Administration ) che ha creato in questo mondo sintetico uno spazio per mostrare la realtà e la portata del cambiamento climatico e le sue conseguenze su persone e ambiente al grande pubblico al quale il riscaldamento globale può apparire un concetto astratto, qualcosa che potrebbe anche succedere, ma non direttamente avere effetto su di noi. NOAA, a partire dalla consapevolezza della gravità del problema ha ritento sia meglio “vivere le conseguenze del cambiamento climatico in un mondo virtuale per evitare di viverle nel mondo reale”.

NOAA ha trovato così il modo per raggiungere un nuovo pubblico in modo profondo e significativo. Ad esempio la fusione delle calotte polari e l'innalzamento del livello delle acque oceaniche diventano qualcosa di concreto assistendo alla simulazione di un ghiacciaio che si scioglie in Second Life davanti ai nostri occhi e non nei tempi lunghi della realtà bensì in pochi secondi, consentendoci di cogliere la drammaticità delle conseguenze. I visitatori possono quindi apprendere come questo fenomeno influisce sui sistemi oceanici e vedere come, all’aumentare della temperatura, il meraviglioso colore rosso della barriera corallina passi da un grigio a un bianco sterile e spettrale. C’è anche la simulazione di uno tsunami, dove un'onda gigante prende forma, a cominciare da un terremoto, e poi si schianta contro un villaggio. Il video di questo tsunami virtuale, girato in Second Life, ha raggiunto, nel momento in cui scrivo, 201.000 spettatori su YouTube.

Un altro esempio ci viene dall'Exploratorium (http://www.exploratorium.edu/) di San Francisco "museo della scienza, dell'arte e della percezione umana" che ha realizzato esposizioni scientifiche interattive in vari luoghi Second Life, il più grande dei quali, Splo Island, ha mostre dislocate su tutta l'isola.
Testimonial del Pi Day, giorno dedicato a Pi Greco, a Splo Island è addirittura Sir Isac Newton, un avatar con le sembianze del grande scienziato che, nel video, dice di esser li per vedere la scienza in azione e invita il pubblico a raggiungerlo nell'isola “to experience the physics I discovered”.

Video: Newton a Splo Island festeggia il Pi day

Suppongo sia stata un’esperienza divertente quella degli studenti che hanno potuto intervistarlo e fargli domande di meccanica.

Le simulazioni sono particolarmente utili quando sono richieste attrezzature costose o pericolose. E’ il caso della ricostruzione dell’impianto nucleare di Areva in Second Life che consente agli studenti di studiare l’energia nucleare penetrando nel reattore fin dentro il nocciolo.