ICT e didattica delle scienze

Maria Guida

La pratica sperimentale

Il laboratorio remoto

Un laboratorio remoto è un sistema hardware/software che permette ad un utente di interagire con sistemi reali mentre si trova in un posto geograficamente diverso e di controllare on line gli strumenti per la sperimentazione attraverso l’utilizzo di un browser web. Non bisogna confondere il laboratorio remoto con un laboratorio virtuale poiché nei laboratori remoti l’utente compie esperimenti reali a distanza mentre in un laboratorio virtuale non controlla realmente gli strumenti del laboratorio ma utilizza un ambiente interattivo per condurre esperimenti simulati.

A sinistra un progetto dell’Università di Siena (http://act.dii.unisi.it/home.php). Tra i vantaggi dei laboratori remoti c’è senz’altro l’accessibilità 24 ore al giorno da qualunque PC in rete, il fatto che non necessitano né di installazione né tantomeno di manutenzione e la possibilità di sperimentare sistemi complessi o pericolosi o costosi. Negare la validità di questo tipo di laboratorio con l’affermazione che una valida esperienza didattica debba consentire all’alunno di toccare l’esperimento con mano, ha spesso di fatto come risultato che si concludano gli studi senza mai aver avuto accesso ad alcuna attività sperimentale, data la carenza di laboratori nelle scuole, l’assenza di personale tecnico, l’insufficienza dello spazio ecc.

Naturalmente questo tipo di risorsa non è adatta alla scuola primaria in cui l’età degli alunni suggerisce l’opportunità di progettare attività sperimentali semplici e concrete che i bambini possano toccare con mano e che consista nell’osservazione di piccoli aspetti della realtà di tutti i giorni e che conduca a un’acquisizione di tipo prevalentemente qualitativo.

I laboratori remoti, per la verità, sono da tempo utilizzati all’università perché consentono anche una didattica a distanza, ad esempio per gli studenti fuori sede, ma possono essere utilmente usati anche nell’istruzione secondaria assegnando ad esempio esercizi da svolgere a casa su sistemi di laboratorio o organizzando delle gare tra studenti. Da quanto detto finora emerge l’indicazione di non usare i laboratori remoti in sostituzione di quelli tradizionali ma invece come una loro integrazione.
Tra i progetti più interessanti già svolti in questo ambito: Gloria, acronimo di GLObal Robotic telescopes Intelligent Array for e-Science, Unischoolab e Remotelab.

Il progetto Gloria